Categoria: fobie

Seminario di tecniche pratiche di meditazione ed autoipnosi

E’ necessario allenare la mente esattamente come facciamo con il corpo e le tecniche di meditazione ed autoipnosi sono il mezzo giusto per farlo, possiamo quietare i pensieri, coltivare stati emotivi di benessere, riprendere il controllo del contenuto della mente, migliorare le nostre prestazioni, agire su varie patologie a diversi livelli ecc.

Sto raccogliendo le iscrizioni a seguito delle quali deciderò la data in cui organizzare il seminario di “Tecniche di meditazione ed autoipnosi”, il seminario si terrà in un’unica giornata dalle 9.00 alle 17.00, il costo sarà  70 euro a persona, il mese sarà dicembre 2015, il seminario sarà organizzato solo a fronte del raggiungimento di un numero sufficiente di partecipanti. Per informazioni e per ricevere il programma della giornata telefonatemi senza impegno al 3479127065 sarò lieta di darvi tutte le delucidazioni possibili.

Ma l’ipnosi serve davvero?

Domanda:

Sono Incuriosito dall’ipnosi…da tutto quello che si vede e si sente sull’ipnosi, da una parte mi attrae dall’altra ne ho paura, penso a quello che a volte si vede in tv, la perdita di coscienza…però mi piacerebbe provare.
Ho un problema di tipo emotivo-sentimentale, intrattengo relazioni sempre con lo stesso tipo di persone e vorrei interrompere la catena dato che evidentemente tutto ciò mi porta a star male, l’ipnosi può aiutarmi?

Risposta:

L’ipnosi è uno strumento davvero molto potente che può davvero risolvere una varietà di problemi vastissima.
L’ipnosi nelle mani di un bravo psicoterapeuta è uno strumento usato a fin di bene, per la cura, non certo per far spettacolo come vedi in tv, non è quello lo scopo, puoi affidarti con fiducia. Io prima di sottoporti al trattamento ti spiegherò esattamente tutto quello che accadrà, io utilizzo due tecniche ipnotiche differenti e a seconda di quella che useremo avrai tutte le spiegazioni del caso, ci sono miei casi che si sono risolti in 6 sedute con l’ipnosi…
è uno strumento in cui credo moltissimo e applico anche su me stessa. Io utilizzo e faccio utilizzare supporti audio e video prodotti da me per facilitare l’entrata in ipnosi, ti insegnerò anche tecniche di autoipnosi perchè tu possa fare esercizi anche a casa. Ti aspetto.

La tua mente può cambiare

“La tua mente può cambiare” è il suggestivo titolo di un libro di Sharon Begley che spiega come i confini tra mente e corpo siano fluidi.

Per testimoniare ciò l’autrice si avvale di numerosi esperimenti di rinomati neuropsichiatri tra cui Helen Neville e Pasqual Leone, le reti neuronali del nostro cervello possono adattarsi a svolgere compiti diversi da quelli per cui sono nate, aree normalmente deputate all’elaborazione di segnali visivi possono elaborarne di uditivi e la nostra volontà, l’esercizio e l’ambiente che ci circonda possono influenzarne lo sviluppo.
Di questo si occupa la neuroplasticità, la nostra mente può cambiare modificando in contemporanea la struttura fisica cui è connessa.
I pensieri possono modificare la sruttura cerebrale, possono ampliare aree cerebrali che normalmente si attivano quando si prova uno stato di benessere.

Ecco che coltivare pensieri positivi, un approccio ottimista alla vita, non diventa più solo un semplice consiglio ma trova un riscontro scientifico.

La mente si può allenare così come si allena il corpo?

Sempre più ricerche confermano questa ipotesi, l’attenzione, la memoria, le abilità (Ericsson K, Le abilità si ottengono con l’esercizio) la concentrazione, possono aumentare ma anche la gioia di vivere può farlo e metodiche di neuroimaging possono confrontare cervelli di persone che sono affette da depressione a persone che coltivano stati di benessere paragonando le differenze fisiche degli stessi, il cervello è plastico e “pensare pensieri differenti” ne modifica la stuttura.

Studiando i cervelli di monaci buddisti tibetani notoriamente dediti per molte ore al giorno alla meditazione con oggetto la pace e l’amore per tutti gli esseri viventi si è visto che la loro struttura cerebrale è differente. Da loro si stanno mutuando tecniche volte all’allenamento mentale che possano trasformare stati depressivi e nevrotici.

Articoli sempre più frequenti (vedi “Mente e cervello”, febbraio 2010 e Psicologi a confronto n2, 2009) si stanno occupando della Mindfulness, una teoria psicologica mutuata dal buddismo che utilizza come strumento la meditazione.

La Mindfulness è la consapevolezza delle proprie sensazioni corporee, psicologiche e spirituali che emergono quando ci spingiamo a considerare la nostra esistenza nell’istante stesso in cui la sensazione si manifesta. Ci si pone come testimone non giudicante così da essere consapevoli di ciò che accade mentre sta accadendo risvegliandoci dagli automatismi che portano a vivere in modo meccanico.

Il fine è l’estinzione di uno stato di malessere attraverso un percorso di non reattività (percepire sentimenti ed emozioni senza dovervi reagire, senza giudicare, prestare attenzione momento per momento, gingere al proprio sè autentico essendo in grado di delineare se stessi, le proprie convinzioni emozioni ed obiettivi, coltivare il piacere della relazione e l’amore per il prossimo. Un testo base è quello di D.Siegel dal titolo “Mindfulness e cervello”.

Quando andare da un terapeuta

Può essere difficile decidere il momento più opportuno per rivolgersi ad un terapeuta, spesso si pensa che la situazione che si sta vivendo non sia “poi così grave” e per questa ragione si staziona più a lungo nel disagio.

In assoluto non esiste un motivo più valido di un altro per chiedere aiuto, qualunque situazione impedisca alla persona di avere una soddisfacente vita familiare, sociale, lavorativa, deve essere affrontata.

Se si percepisce che qualcosa nella propria vita è cambiato, che ci si sente limitati nel normale svolgimento della vita quotidiana, se si percepisce un senso di sofferenza, qualunque ne sia la ragione, essa è un valido motivo per giungere in terapia, (Maria, 19 anni, dice “mi sento sciocca se penso che ciò che mi fa star male è così banale, quando c’ è gente che ha malattie incurabili, c’è gente che muore…), Maria, acquisendo coraggio, dando giustamente voce al suo malessere dà importanza a se stessa, il problema infatti acquista consistenza solo all’interno della storia della persona, e solo lì può esser valutato, non al di fuori.

Quando è utile una psicoterapia?

La terapia è utile se la persona si rivolge volontariamente al terapeuta, se è motivata al percorso terapico. Il paziente al termine della prima seduta decide se intraprendere un percorso con quello specifico terapeuta o contattarne degli altri, è molto importante che egli possa scegliere in assoluta libertà, che senta se, con quello specifico professionista, si sente o meno a proprio agio nel parlare di sè.

Per quali ragioni è utile rivolgersi ad un terapeuta?

Ci si può rivolgere ad un terapeuta anche se non si sta vivendo uno stato acuto di sofferenza, anche per far chiarezza su alcuni punti della propria vita, per comprendere meglio alcune cose che stanno accadendo in se stessi o nel mondo fuori.

Il terapeuta ha ascoltato centinaia di storie di vita dunque si fa portatore di un grande bagaglio di esperienze, è lì a testimoniare che moltissime altre persone han provato quello stesso disagio, che non si è soli, non si è “strani” nè “matti”. Non c’è nulla che non possa essere affrontato e superato..

La durata della terapia è variabile, dipende dal percorso che è necessario fare, può durare anche solo pochi mesi, la singola seduta ha durata di cinquantacinque minuti, ci si incontra una o due volte la settimana nello studio del terapeuta. Lo psicoterapeuta non prescrive farmaci ma può seguire un paziente che è in cura presso uno psichiatra e sta seguendo una terapia farmacologica, i due percorsi possono andare di pari passo, per condurre il paziente ad uno stile di vita migliore.

Ritrovare la serenità

Sia che stiate lottando contro la depressione sia che vogliate semplicemente comprendere meglio le vostre emozioni, troverete questo libro veramente utile.
Attingendo insegnamenti profondi tanto dalle tradizioni meditative orientali quanto dalla terapia cognitiva, quattro studiosi eccezionalmente qualificati mostrano come aggirare le abitudini mentali che portano alla disperazione, per poter affrontare più efficacemente le sfide della vita.
Jon Kabat-Zinn è la guida gentile e incoraggiante che vi accompagnerà nelle meditazioni guidate del CD allegato al volume, rendendo completo il programma che il testo propone a chi voglia riconquistare serenità e benessere.
Gli autori

Mark Williams insegna Psicologia clinica all’Università di Oxford.

John Teasdale ha insegnato Psichiatria all’Università di Oxford.

Zindel Segal insegna Psicoterapia all’Università di Toronto.

Jon Kabat-Zinn è noto a livello internazionale come scienziato e insegnante di meditazione. Ha insegnato Medicina all’Università del Massachusetts.

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