Categoria: Ipnosi

I Sogni

Questo testo tratto dagli scritti di Edgar Cayce è davvero interessante, analizzando i nostri sogni possiamo trarre nuove informazioni su noi stessi e su dove stiamo andando, possiamo migliorarci a livello mentale e spirituale, il sogno diventa uno strumento di auto analisi, uno strumento di contatto con Dio, un mezzo per anticipare il futuro dato che Cayce fu un famosissimo veggente. Questo testo è molto pratico, adatto a tutti, unisce la componente fisica a quelle mentali e spirituali, è davvero un utilissimo strumento di crescita personale che offre una prospettiva diversa sui sogni e sulla loro funzione nella nostra vita è un libro completamente diverso dalle centinaia di pubblicazioni su questo tema e se stai leggendo questa recensione è un messaggio proprio rivolto a te perchè nulla accade per caso.

Autoipnosi dello specchio d’acqua

I testi di autoipnosi sono centinaia,  hanno lo scopo di far emergere ricordi, nuclei emotivi di dolore, metabolizzare emozioni negative, condizionare comportamenti utili alla persona.

Sedetevi su una morbida poltrona e ascoltate la traccia audio (suono di pioggia battente, temporale estivo, pioggia tropicale…ne troverete molte simili su you tube) per almeno venti minuti…il suono della pioggia è regressivo. Immaginate di trovarvi in una grotta di montagna mentre fuori piove incessantemente. E’ piacevole sentirsi al sicuro, potete osservare la pioggia che cade, potete sentirne il rumore ma voi siete al sicuro e godete della piacevole sensazione data dalla piccola grotta accogliente, siete avvolti da una morbida copeta e osservate semplicemente la pioggia cadere. Avete la sensazione che la pioggia con la sua forza spazzi via tutti i pensieri, piano piano concentratevi solo sul vostro respiro e sulla pioggia che cade incessante, fino ad annullare il senso del tempo che passa. Al cessare della pioggia (20 minuti minimo di nastro) immaginate di uscire dalla vostra grotta e di dirigervi verso un bellissimo lago di montagna, una volta raggiunto specchiatevi in esso. Ormai è giunto il sereno, l’acqua del lago appare quasi ferma, quale sensazione domina la vostra vita in questo ultimo periodo? (Ansia, rabbia, tristezza….) lasciate che questa sensazione si riversi nel lago e come una pellicola che si riavvolge lasciate che la vostra vita scorra al contrario per far emergere tutte le volte in cui vi siete sentiti così (ansiosi, arrabbiati, tristi, in colpa…) rivivete di volta in volta quei momenti, prendendovi tutto il tempo che vi serve, di volta in volta passate ad un ricordo antecedente per giungere fino alla fonte della vostra sensazione, guardate l’evento riflesso nello specchio d’acqua, rivivetelo, immergetevi in esso e poi lasciatelo andare per sempre. Come vasi comunicanti certi eventi della vostra vita sono legati tra loro dal filo sottile dello stesso vissuto emotivo ecco perchè a volte un odore, un suono, una situazione di oggi apparentemente neutra ci fa piombare in uno stato emotivo negativo…una volta giunti al ricordo piu’ antico tornate al presente con la sensazione di leggerezza e libertà data dall’essersi liberati di un grosso peso che non vi opprimerà piu’, prendetevi 10 minuti per ritornare al presente ascoltando una traccia audio piacevole di musica classica e immaginate di riprendere la vostra camminata in montagna e di giungere in cima alla vetta.

Autoipnosi per le dipendenze: esercizio dell’albero

Sei seduto su un morbido divano, la stanza è silenziosa, le mani poggiano sulle tue gambe, percepisci la stoffa dei tuoi pantaloni con i palmi delle tue mani…il corpo è morbidamente rilassato, i respiri sono profondi …lenti e regolari…la temperatura dell’aria è piacevole, non troppo calda, non troppo fredda, indossi abiti leggeri, lo sguardo si poggia sugli oggetti della stanza…ora su uno…ora sull’alto..liberamete…puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, un tempo senza tempo…avverti un piacevole profumo nell’aria,…un profumo che ti fa stare bene…i piedi nudi poggiano su un morbido tappetino affinchè le piante dei piedi percepiscano il soffice tappeto, il corpo è morbidamente abbandonato sul comodo divano, anche la nuca appoggia sul cuscino, tutto questo accade fuori da te…ma puoi spostare l’attenzione da quello che accade fuori da te a quello che accade dentro di te…ti senti leggero…il corpo è così leggero…la mente limpida…soffice…come una nuvola….ti senti in pace… chiudiamo gli occhi e immaginiamo di essere sdraiati su un prato verde ampio e bellissimo, il sole è alto nel cielo, l’aria è tersa…puoi sentire sotto i palmi delle mani l’erba appena bagnata di rugiada, percepire il calore del sole sul corpo, respirare a pieni polmoni l’aria pulita e salubre…puoi immaginare di cominciare a camminare a piedi nudi su questo prato…percependo la terra sotto i piedi…la sensazione è bellissima, ti senti parte del tutto, della natura incontaminata, avunque il tuo sgardo si giri poggia su alberi (i piu’ begli alberi che tu ricordi di aver mai visto, animali, colline,fiori…questo è il tuo paradiso personale dove puoi inserire tutte le cose piu’ belle che la tua mente ricordi…e ad ogni passo ti senti sempre meglio, sempre più sereno, sempre più rilassato, è un luogo sicuro dove tutto ciò che accade ti fa stare bene, in questo paradiso puoi stare tutto il tempo che vuoi…ci sono fiumi, cascate, acqua purissima, il cibo che ti serve, quello che ti fa stare bene, il corpo è atletico, vigoroso, acquista energia ad ogni passo e sei sempre piu’ fiero di te per come il corpo risponde alla tua mente. Ci sono molte colline ma una è un po’ più alta delle altre e su questa collina c’è un albero, anch’esso alto e bello come gli altri ma su questo albero c’è l’unica cosa che non puoi fare (fumare, consumare cocaina, giocare alle  slot, consumare dolci, o qualunque cosa ti crei dipendenza…) in tutto il resto sei libero e sarai libero e felice se lascerai che quella specifica cosa rimanga sull’albero…è una regola e nella tua vita hai seguito molte regole e tutto è andato bene e sei consapevole che le regole sono necessarie per il normale fluire della vita. Ti ricordi quando da bambino a scuola ti veniva chiesto di stare seduto e ascoltare la maestra, all’inizio è stato difficile ma poi hai visto che questa regola ti permetteva di apprendere, hai visto che quella regola ti era utile e così pure la regola di mantenere la destra quando andavi in bici…e le regole dei giochi…perchè tutto potesse funzionare erano necessarie regole e ancora ora qui in questo paradiso tu sei consapevole che tutte le sensazioni positive possono continuare che puoi essere libero e sentirti bene rispettando un’unica regola…così come Adamo ed Eva erano liberi e felici dovendo rispettare l’unica regola di non cogliere il frutto proibito…quando ascoltavi questa storia da bambino ti domandavi perchè mai essi non hanno rispettato questa regola…se l’avessero fatto tutto sarebbe andato sempre bene, ora puoi decidere di lasciare quel frutto sull’albero là dove si trova e di ignorare il serpente che dice continuamente menzogne, puoi spostarti nel qui e ora e portare co te la determinazione e gli stati d’animo di pace e rilassatezza e ignorare da qui in avanti tutti gli stimoli che vorrebbero conduti a cogliere la mela, puoi prendere altre strade così come nel tuo paradiso mentale potevi volgere l’attenzione ad altri luoghi che non fossero la collina con l’albero…cambiare strada, inoltrarti in un fitto bosco, fare il bagno in un fiume limpido, anche nellla vita reale puoi volgere lo sguardo altrove e allenare la mente a trovare piacere nelle cose che fai, in ogni singola cosa che fai…momento per momento, puoi immaginare di praticare le tue normali attività mentre tutti gli altri sono sempre uguali a se stessi mentre tu sei diverso, hai una pace interiore diversa, hai una serenità diversa e gli altri la notano…ti chiedono cosa hai fatto per essere così..hai il controllo della tua mente. Ora immaginiamo di stenderci sul prato verde da cui siamo partiti e di lasciarci andare ad un piacevole sonno ristoratore…la fronte si distende, il respiro si fa pesante, lento e regolare…la mente si svuota da ogni pensiero, ti senti bene, al sicuro, in un luogo protetto dove nulla di male può succedere proprio come quando sei a casa tua nel tuo letto, avvolto dalla tua coperta, la giornata è finita e non c’è più nulla da fare…nulla a cui pensare e puoi lasciarti andare…finalmente riposare…al mio tre l’esercizio sarà terminato…ma tutte le sensazioni positive che abbiamo qui coltivato rimarranno dentro di  te e lavoreranno affinchè tu raggiunga sempre maggiore consapevolezza, sempre maggiore benessere e nuovi doni riceverai in questa settimana, non sappiamo sotto che forma, immagini, pensieri, incontri, sogni, e tu li riceverai con la gioia e l’entusiasmo di un bambino che riceve una bellissima sorpresa, tieni la mano destra chiusa stretta  a pugno quando vuoi tornare a vivere nel tuo paradiso personale e coltivare lì particolari stati di benessere e leggerezza e distendila tenendo ben aperte le dita quando vuoi uscirne…uno…due…tre…l’esercizio è terminato.

Recuperare un ricordo-esercizi d’ipnosi

E’ possibile provare a recuperare ricordi perduti utilizzando le tecniche di autoipnosi, dobbiamo per prima cosa fare riferimento ai sensi,  ci sono suoni che hanno notevole potere ipnotico, il suono dell’acqua che scorre, il suono della pioggia scrosciante, il suono delle onde del mare che si riversano sulla spiaggia…ma anche suoni-canzoni specifici del periodo che vogliamo recuperare (esempio una canzone che ascoltavamo da bambini, una ninna nanna, il suono delle campane di una chiesa frequentata da piccoli), ci sono profumi che possono facilitare il recupero dei nostri ricordi, profumi legati al periodo che si desidera recuperare, potrebbero essere profumo di cibi, profumo di fiori-piante, profumi cosmetici, (un mio paziente usava da bambino il borotalco), ci sono oggetti che possono ricordurre la mente al passato, giocattoli, abiti,..è importante toccarli durante l’esercizio.

Consiglio dunque di predisporre in una stanza una serie di stimoli uditivi, tattili, visivi, olfattivi, legati al periodo in cui si collocano quei ricordi che si desidera recuperare, accomodarsi su una poltrona e lasciare che lo sgurdo si posi sugli oggetti in modo libero e solo quando si sentira’ il bisogno di farlo, chiudere gli occhi e immaginare che il corpo e la mente siano liberi da pensieri e tensioni lasciare che la pioggia (se state ascoltando una traccia di pioggia scrosciante) o altra traccia audio, porti via ogni elemento di disturbo da mente e corpo…indi immaginare di salire su un treno che viaggia indietro nel tempo, ogni vagone rappresenta cinque anni della vostra vita, ad ogni vagone vi fermate per rievocare un ricordo o piu’ ricordi legati al periodo in questione, cercando di riviverli con ogni particolare, immergendovi in essi completamente, ricostruendo luoghi, colori, suoni, sensazioni di ognuno, piano piano spostandovi di vagone in vagone sino a gingere a quello in cui desiderate recuperare ricordi perduti …cominciate a vedervi all’eta’ in cui siete nelle varie attivita’ sentitevi di quell’eta’ cominciate piano piano a recuperare delle singole immagini, sostate a lungo, rivedete gli arredi dell’epoca, i volti delle persone che conoscevate, i giochi che facevate, dunque immaginate di essere li’ nel giorno in cui non ricordate, nel luogo dove eravate e immaginate che una porta si apra per mostrare cio’ che è accaduto…tutto l’esercizio deve durare almeno 30-40 minuti…

Ipnosi e trasformazione

Richard Bandler e John Grinder in questo testo ci insegnano come l’ipnosi non sia una pratica rigorosamente confinata nello studio del terapeuta, essa è un modo di comunicare, una tecnica per domare la mente, per migliorare se stessi, i benefici effetti dell’ipnosi si riverberano su tutti gli aspetti della vita. Questo libro insegna a servirsi dell’ipnosi nella vita quotidiana.

Come ottenere il meglio da sè e dagli altri

Questo testo di Anthony Robbins ci insegna in modo semplice come l’ipnosi possa migliorare profondamente la vita di ciascuno di noi, consiglio la lettura di questo libro per fare proprie tecniche utili al cambiamento. Rendere accessibile a tutti cio’ che conosciamo in merito alle potenzialità dell’ipnosi è ciò che anch’io desidero fare. Le nostre limitazioni sono autoimposte possiamo fare ciò che siamo convinti di poter fare.

Robbins ci parla di Passione, Fede, Strategia, Chiarezza in fatto di valori, Energia, Potere di legare, Dominio della comunicazione, attraverso i quali possiamo accedere alla tecnologia del cambiamento.

 

Mi sento stressato

Franco è un giovane laureato di trent’anni, ha un buon lavoro di cui va’ fiero, il lavoro lo soddisfa appieno, guadagna bene, tuttavia da tre mesi a questa parte si sente agitato, gli incarichi che prima svolgeva con assoluta sicurezza ora lo mettono a disagio, riguarda le procedure piu’ e piu’ volte come se non ricordasse di averle svolte, si sente insicuro.

Analizziamo insieme la sua vita e scopriamo che anche se da 6 mesi a questa parte svolge il lavoro che gli piace prima ha davvero passato una vera e propria odissea lavorativa, ha cambiato diverse aziende, ha subito sfruttamento, è stato mesi senza lavorare…è come se lui in quelle difficili situazioni abbia tenuto duro, abbia sempre lottato senza concedere alla propria parte emotiva di emergere e tutto il disagio vissuto allora emergesse adesso…a distanza di tempo.

Abbiamo poi constatato come in questi ultimi due anni lui non si sia concesso di dedicarsi ai propri interessi, di uscire con gli amici, di dare spazio ad una vita di coppia ma si sia solo dedicato al lavoro o alla ricerca di esso quando l’aveva perduto senza concedersi altro, come se una persona senza lavoro non avesse il diritto di vivere le altre sfere dell’esistenza.

La mente dunque ha subito un forte squilibrio tra dovere e piacere creando il sintomo.

Abbiamo dunque agito come sempre facciamo, su due fronti, uno con la rimozione dei sintomi con le tecniche ipnotiche e due con l’ accompagnare Franco nella trasformazione della propria vita concreta, Franco ha affittato una casa, ha ripreso a frequentare amici, se ne è creati di nuovi, ha riscoperto passioni ed interessi ed ha contattato persone che ora li condividono con lui,  la sua vita adesso, finalmente, è piu’ ricca e varia.

Sul lavoro  si sente bene ed ha definitivamente chiuso le porte alle brutte esperienze del passato metabolizzando il fatto che non avevano alcuna attinenza col suo valore come persona e come lavoratore.

Esercizi di ipnosi per tutti: 2) L’ancoraggio

Come promesso abbiamo inaugurato la sezione esercizi d’ipnosi per tutti in cui spiegheremo ben 50 esercizi per giungere al pieno benessere,  qui siamo al secundo esercizio: l’ancoraggio. Cos’è l’ancoraggio? A cosa serve? Come si fa?

Ancoriamo, leghiamo, un gesto, in questo caso il pugno, ma potremmo scegliere un qualunque altro gesto a voi congeniale, ad emozioni e sensazioni positive. Per illustrare il procedimento prendiamo ad esempio l’ancoraggio fatto da Maria.

Facciamo accomodare Maria su una poltrona comoda, in un ambiente accogliente e silenzioso. (Nel mio studio amo avere anche oggetti che ruotano senza fare rumore, catalizzano l’attenzione e facilitano lo stato ipnotico)

Chiediamo a Maria qual’e’ l’attività in cui si sente piu’ pienamente soddisfatta e felice, (ognuno di voi puo’ pensare al proprio momento di maggiore benessere), Maria risponde che è quando dipinge, quando è al tavolo da disegno e si dedica con tutta se stessa all’opera che sta creando, allora si sente davvero bene, le chiediamo di esplicitare che sensazioni prova, lei risponde leggerezza, mente libera, sensazione che il tempo voli, allegria, consapevolezza del proprio valore.

Le chiediamo di visualizzare l’attivita’, Maria si visualizza mentre svolge l’attivita’,  le chiediamo di sentirsi protagonista dell’attività, di vivere le sensazioni che di solito vive quando la svolge, le chiediamo di prendersi tutto il tempo che le serve perchè l’immersione sia piena e sentita e quando le espressioni del volto dimostrano che è davvero gioia e benessere quello che prova allora le chiediamo di stringere forte il pugno della mano sinistra e poi rilasciarlo per tre volte infine le diciamo: “Tutte le volte che tu ripeterai questa sequenza in qualunque posto ti troverai tu rivivrai queste belle sensazioni”.

Abbiamo ancorato il gesto del pugno stretto e rilasciato per tre volte alla situazione emotiva in cui Maria sente di stare meglio, ora Maria potra’ indursi uno stato di benessere allorquando ne avra’ bisogno, quando sarà al lavoro, quando sara’ in famiglia…

Ideale prima di svolgere la sequenza sarebbe concedersi 15 minuti di concentrazione sul respiro, lasciate che i pensieri scorrano nella mente senza porvi attenzione e riportate ogni volta l’attenzione al respiro, all’aria che entra ed esce dalle narici lasciando che lo sguardo si posi senza alcuna intenzione sugli oggetti della stanza, potete in alternativa accendere una candela e lasciare che lo sguardo si fissi sul variare delle dimensioni della fiamma per 15 minuti, lasciando che la mente si liberi da qualunque pensiero che non sia la fiamma stessa.

L’esercizio dell’ancoraggio ha tante possibili varianti, una variante è quella di porre un cenchio ai propri piedi, visualizzare la situazione di benessere all’interno del cerchio, fare un passo entrare nel cerchio e fissare l’identificazione con tale stato emotivo con un particolare gesto (il pugno in questo caso).

 

Le tecniche ipnotiche per tutti: 1) Tecnica per smettere di fumare

Da qui partono le descrizioni delle tecniche ipnotiche per tutti, vi spighero’ 50 teniche ipnotiche utili per affrontare le piu’ disparate problematiche, che potrete provare tranquillamente da soli a casa vostra, per ciascun problema proveremo piu’ tecniche differenti, tutte basate sull’induzione di suggestini ipnotiche. Vi sono molte tecniche per smettere di fumare questa si basa sull’individuazione del momento d’innesco.  la difficoltà sta proprio nel trovare l’esatto momento di innesco. Bisogna individuare la prima immagine, il primo frame, da cosa si comincia, qual è l’istante piu’ bello. La domanda è: Come fai a farti venire voglia di fumare?

Mettetevi comodi, seduti su una poltrona in salotto, quando la casa è in assoluto silenzio e potete concentrarvi e seguite il processo che ha seguito Giuseppe, chiedetevi quale istante della sequenza-sigaretta vi provoca piacere e desiderio.

La situazione perfetta sarebbe quella di concentrarsi  15 minuti sul proprio respiro svuotando la mente da qualunque pensiero  lasciando che lo sguardo si posi sugli oggetti della stanza  prima che si cominci la successiva sequenza-fumo.

Giuseppe dice che tira fuori la sigaretta con la mano destra e se la pone tra le labbra…non tra i denti ma tra le labbra è da li’ che gli parte la voglia di fumare e’ da li’ che prova piacere. Allora facciamo un breve filmato mentale, lui che con la mano destra si porta la sigaretta alla bocca e la pone tra le labbra e lasciamo sorgere il senso di piacere (in quest’esperienza si percepiscono suoni? Odori? Che colori vediamo?  Ci sentiamo protagonisti del filmato o semplici osservatori esterni? Poi chiediamo a Giuseppe di scattare una singola foto mentale dell’evento, lui con la sigaretta tra le labbra (che colori ci sono in questa foto? Quanto è  grande?) Prendiamoci tutto il tempo necessario per descrivere con calma tutti i particolari. (La vostra sequenza -fumo sara’ differente da quella di Giuseppe, ricostruitela in base alle domande e individuate il vostro specifico momento di piacere)

Ora ci portiamo su un’altro piano: Cosa faresti se tu non avessi il vizio del fumo? Giuseppe dice che giocherebbe meglio a calcio, ora si sente limitato e gli viene subito il fiatone.

Gli chiediamo di Immaginare un bel video in cui lui, prestante ed atletico gioca a calcio al massimo delle sue possibilita’. Anche qui gli chiediamo: Che colori vedi? Che sensazioni provi? Ci sono suoni? Ci sono odori? Sei pienamente protagonista o ti guardi come in un fulm? L’immagine è grande, a tutto schermo? E’davvero molto importante prendersi tutto il tempo necessario per rispondere a tutte le domande con dovizia di particolari.

Scatta ora una foto mentale nell’istante in cui ti percepisci meglio.

Ora abbiamo due foto una prima foto di Giovanni con la sigaretta tra le labbra ed una seconda in cui Giovanni gioca a calcio. Partiamo dalla prima foto  e dopo aver contato fino a tre battiamo forte le mani e la sostituiamo con la seconda. Facciamo questo per tre volte.

La mia voce ti accompagnera’

Tra i libri di Milton Erikson  (padre delle tecniche ipnotiche) e’ da segnalare questo testo in cui metafore, aneddoti, metafore, racconti con la morale…racconti didattici la fanno da padrone. Principe dell’ipnosi dialogica Erikson ci insegna come non serva alcun supporto a parte la voce stessa per indurre un soggetto in ipnosi. Per tutti coloro che sono affascinati dall’ipnosi…buona lettura!

I principi della DBT in azione.

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