Categoria: Tecniche ipnotiche

Recuperare un ricordo-esercizi d’ipnosi

E’ possibile provare a recuperare ricordi perduti utilizzando le tecniche di autoipnosi, dobbiamo per prima cosa fare riferimento ai sensi,  ci sono suoni che hanno notevole potere ipnotico, il suono dell’acqua che scorre, il suono della pioggia scrosciante, il suono delle onde del mare che si riversano sulla spiaggia…ma anche suoni-canzoni specifici del periodo che vogliamo recuperare (esempio una canzone che ascoltavamo da bambini, una ninna nanna, il suono delle campane di una chiesa frequentata da piccoli), ci sono profumi che possono facilitare il recupero dei nostri ricordi, profumi legati al periodo che si desidera recuperare, potrebbero essere profumo di cibi, profumo di fiori-piante, profumi cosmetici, (un mio paziente usava da bambino il borotalco), ci sono oggetti che possono ricordurre la mente al passato, giocattoli, abiti,..è importante toccarli durante l’esercizio.

Consiglio dunque di predisporre in una stanza una serie di stimoli uditivi, tattili, visivi, olfattivi, legati al periodo in cui si collocano quei ricordi che si desidera recuperare, accomodarsi su una poltrona e lasciare che lo sgurdo si posi sugli oggetti in modo libero e solo quando si sentira’ il bisogno di farlo, chiudere gli occhi e immaginare che il corpo e la mente siano liberi da pensieri e tensioni lasciare che la pioggia (se state ascoltando una traccia di pioggia scrosciante) o altra traccia audio, porti via ogni elemento di disturbo da mente e corpo…indi immaginare di salire su un treno che viaggia indietro nel tempo, ogni vagone rappresenta cinque anni della vostra vita, ad ogni vagone vi fermate per rievocare un ricordo o piu’ ricordi legati al periodo in questione, cercando di riviverli con ogni particolare, immergendovi in essi completamente, ricostruendo luoghi, colori, suoni, sensazioni di ognuno, piano piano spostandovi di vagone in vagone sino a gingere a quello in cui desiderate recuperare ricordi perduti …cominciate a vedervi all’eta’ in cui siete nelle varie attivita’ sentitevi di quell’eta’ cominciate piano piano a recuperare delle singole immagini, sostate a lungo, rivedete gli arredi dell’epoca, i volti delle persone che conoscevate, i giochi che facevate, dunque immaginate di essere li’ nel giorno in cui non ricordate, nel luogo dove eravate e immaginate che una porta si apra per mostrare cio’ che è accaduto…tutto l’esercizio deve durare almeno 30-40 minuti…

Come ottenere il meglio da sè e dagli altri

Questo testo di Anthony Robbins ci insegna in modo semplice come l’ipnosi possa migliorare profondamente la vita di ciascuno di noi, consiglio la lettura di questo libro per fare proprie tecniche utili al cambiamento. Rendere accessibile a tutti cio’ che conosciamo in merito alle potenzialità dell’ipnosi è ciò che anch’io desidero fare. Le nostre limitazioni sono autoimposte possiamo fare ciò che siamo convinti di poter fare.

Robbins ci parla di Passione, Fede, Strategia, Chiarezza in fatto di valori, Energia, Potere di legare, Dominio della comunicazione, attraverso i quali possiamo accedere alla tecnologia del cambiamento.

 

Esercizi di ipnosi per tutti: 2) L’ancoraggio

Come promesso abbiamo inaugurato la sezione esercizi d’ipnosi per tutti in cui spiegheremo ben 50 esercizi per giungere al pieno benessere,  qui siamo al secundo esercizio: l’ancoraggio. Cos’è l’ancoraggio? A cosa serve? Come si fa?

Ancoriamo, leghiamo, un gesto, in questo caso il pugno, ma potremmo scegliere un qualunque altro gesto a voi congeniale, ad emozioni e sensazioni positive. Per illustrare il procedimento prendiamo ad esempio l’ancoraggio fatto da Maria.

Facciamo accomodare Maria su una poltrona comoda, in un ambiente accogliente e silenzioso. (Nel mio studio amo avere anche oggetti che ruotano senza fare rumore, catalizzano l’attenzione e facilitano lo stato ipnotico)

Chiediamo a Maria qual’e’ l’attività in cui si sente piu’ pienamente soddisfatta e felice, (ognuno di voi puo’ pensare al proprio momento di maggiore benessere), Maria risponde che è quando dipinge, quando è al tavolo da disegno e si dedica con tutta se stessa all’opera che sta creando, allora si sente davvero bene, le chiediamo di esplicitare che sensazioni prova, lei risponde leggerezza, mente libera, sensazione che il tempo voli, allegria, consapevolezza del proprio valore.

Le chiediamo di visualizzare l’attivita’, Maria si visualizza mentre svolge l’attivita’,  le chiediamo di sentirsi protagonista dell’attività, di vivere le sensazioni che di solito vive quando la svolge, le chiediamo di prendersi tutto il tempo che le serve perchè l’immersione sia piena e sentita e quando le espressioni del volto dimostrano che è davvero gioia e benessere quello che prova allora le chiediamo di stringere forte il pugno della mano sinistra e poi rilasciarlo per tre volte infine le diciamo: “Tutte le volte che tu ripeterai questa sequenza in qualunque posto ti troverai tu rivivrai queste belle sensazioni”.

Abbiamo ancorato il gesto del pugno stretto e rilasciato per tre volte alla situazione emotiva in cui Maria sente di stare meglio, ora Maria potra’ indursi uno stato di benessere allorquando ne avra’ bisogno, quando sarà al lavoro, quando sara’ in famiglia…

Ideale prima di svolgere la sequenza sarebbe concedersi 15 minuti di concentrazione sul respiro, lasciate che i pensieri scorrano nella mente senza porvi attenzione e riportate ogni volta l’attenzione al respiro, all’aria che entra ed esce dalle narici lasciando che lo sguardo si posi senza alcuna intenzione sugli oggetti della stanza, potete in alternativa accendere una candela e lasciare che lo sguardo si fissi sul variare delle dimensioni della fiamma per 15 minuti, lasciando che la mente si liberi da qualunque pensiero che non sia la fiamma stessa.

L’esercizio dell’ancoraggio ha tante possibili varianti, una variante è quella di porre un cenchio ai propri piedi, visualizzare la situazione di benessere all’interno del cerchio, fare un passo entrare nel cerchio e fissare l’identificazione con tale stato emotivo con un particolare gesto (il pugno in questo caso).

 

Le tecniche ipnotiche per tutti: 1) Tecnica per smettere di fumare

Da qui partono le descrizioni delle tecniche ipnotiche per tutti, vi spighero’ 50 teniche ipnotiche utili per affrontare le piu’ disparate problematiche, che potrete provare tranquillamente da soli a casa vostra, per ciascun problema proveremo piu’ tecniche differenti, tutte basate sull’induzione di suggestini ipnotiche. Vi sono molte tecniche per smettere di fumare questa si basa sull’individuazione del momento d’innesco.  la difficoltà sta proprio nel trovare l’esatto momento di innesco. Bisogna individuare la prima immagine, il primo frame, da cosa si comincia, qual è l’istante piu’ bello. La domanda è: Come fai a farti venire voglia di fumare?

Mettetevi comodi, seduti su una poltrona in salotto, quando la casa è in assoluto silenzio e potete concentrarvi e seguite il processo che ha seguito Giuseppe, chiedetevi quale istante della sequenza-sigaretta vi provoca piacere e desiderio.

La situazione perfetta sarebbe quella di concentrarsi  15 minuti sul proprio respiro svuotando la mente da qualunque pensiero  lasciando che lo sguardo si posi sugli oggetti della stanza  prima che si cominci la successiva sequenza-fumo.

Giuseppe dice che tira fuori la sigaretta con la mano destra e se la pone tra le labbra…non tra i denti ma tra le labbra è da li’ che gli parte la voglia di fumare e’ da li’ che prova piacere. Allora facciamo un breve filmato mentale, lui che con la mano destra si porta la sigaretta alla bocca e la pone tra le labbra e lasciamo sorgere il senso di piacere (in quest’esperienza si percepiscono suoni? Odori? Che colori vediamo?  Ci sentiamo protagonisti del filmato o semplici osservatori esterni? Poi chiediamo a Giuseppe di scattare una singola foto mentale dell’evento, lui con la sigaretta tra le labbra (che colori ci sono in questa foto? Quanto è  grande?) Prendiamoci tutto il tempo necessario per descrivere con calma tutti i particolari. (La vostra sequenza -fumo sara’ differente da quella di Giuseppe, ricostruitela in base alle domande e individuate il vostro specifico momento di piacere)

Ora ci portiamo su un’altro piano: Cosa faresti se tu non avessi il vizio del fumo? Giuseppe dice che giocherebbe meglio a calcio, ora si sente limitato e gli viene subito il fiatone.

Gli chiediamo di Immaginare un bel video in cui lui, prestante ed atletico gioca a calcio al massimo delle sue possibilita’. Anche qui gli chiediamo: Che colori vedi? Che sensazioni provi? Ci sono suoni? Ci sono odori? Sei pienamente protagonista o ti guardi come in un fulm? L’immagine è grande, a tutto schermo? E’davvero molto importante prendersi tutto il tempo necessario per rispondere a tutte le domande con dovizia di particolari.

Scatta ora una foto mentale nell’istante in cui ti percepisci meglio.

Ora abbiamo due foto una prima foto di Giovanni con la sigaretta tra le labbra ed una seconda in cui Giovanni gioca a calcio. Partiamo dalla prima foto  e dopo aver contato fino a tre battiamo forte le mani e la sostituiamo con la seconda. Facciamo questo per tre volte.

La mia voce ti accompagnera’

Tra i libri di Milton Erikson  (padre delle tecniche ipnotiche) e’ da segnalare questo testo in cui metafore, aneddoti, metafore, racconti con la morale…racconti didattici la fanno da padrone. Principe dell’ipnosi dialogica Erikson ci insegna come non serva alcun supporto a parte la voce stessa per indurre un soggetto in ipnosi. Per tutti coloro che sono affascinati dall’ipnosi…buona lettura!

Tecniche di suggestione ipnotica

Questo testo è un po’ piu’ complesso di quelli di solito proposti in questa sezione ed è rivolto a coloro che amando la psicologia e l’ipnosi in specifico, vogliono conoscere meglio il padre delle tecniche ipnotiche Milton Erikson e come egli lavorava.

 

I nuclei profondi del se’

Connirae Andreas e Tamara Andreas ci insegnano una semplice ed utilissima tecnica di autoipnosi per dialogare con le nostre parti del se’, per localizzare il problema che ci affligge ed estinguerlo, per capire cosa vuole davvero, qual era la sua primitiva intenzione: dove sentiamo insediarsi il problema che ci affligge? In quale zona del corpo?  Spiegherò in maniera un po’piu’ approfondita la sequenza nella sezione tecniche d’ipnosi, consiglio vivamente di acquistare il libro.

Nutri i tuoi demoni

Questo testo insegna una bellissima tecnica di autoipnosi ideata da una monaca buddista Maching Labdron nata nel 1055. Utilizzando questo metodo antichissimo di visualizzazione  di cio’ che rappresenta il problema qui indicato col termine “demone” noi possiamo dialogare con esso, possiamo addirittura trasformarlo da nemico a protettore di noi stessi. Ne spiegherò un po’ piu’ approfonditamente il procedimento nella sezione esercizi d’ipnosi.

Il gusto di essere felici

Matthieu Ricard, monaco buddista, interprete ufficiale del Dalai Lama in questo testo spiega come le tecniche di meditazione possano essere utili al benessere di ciascun individuo indipendentemente dalla religione che si professa. Attingiamo dunque dalla saggezza della millenaria filosofia buddista delle tecniche per gestire le tensoni, i pensieri invasivi, le emozioni. La mindfulness stessa attinge da queste tecniche e numerosi studi sono stati fatti proprio analizzando il funzionamento delle diverse aree cerebrali di questi monaci. Essi risultano essere piu’ felici poichè il loro dedicarsi alla meditazione ha permesso alle aree cerebrali deputate al benessere di svilupparsi maggiormente.

I principi della DBT in azione.

Questo testo è rivolto a tutti gli studenti del settore socio assistenziale, gli psicologi gli psicoterapeuti, i medici …

I Sogni

Questo testo tratto dagli scritti di Edgar Cayce è davvero interessante, analizzando i nostri sogni possiamo trarre nuove …

Dipendenza da videogiochi.

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