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gli articoli della dottoressa

Uno stile di vita sano per una vita lunga

Bibliografia di riferimento.

Fitness e Wellness alimentazione e benessere (La biblioteca di Repubblica)
Come stai (rivista mensile Ottobre 2011)
Il cibo e la mente (a cura di Vincenzo Zappa) Guida editore
Mangia che ti passa. Filippo Ongaro Piemme Editore
Per sempre giovani. Fabrizio Durati. Sperling e Kupfer
Perchè mangiamo troppo. David Kessler. Garzanti.
Vivere bene e a lungo. Gianfranco Trapani. Giunti editore
La terapia del cibo. Mulino Don Chisciotte.
Elisir di lunga vita. Silvia Carri. Urra editore.

Dalla ricerca Longevity Project elaborata dall’università della California è emerso che un elemento fondamentale per prolungare la propria vita è praticare una attività fisica.
L’elemento importante che ha messo in luce questa ricerca è che non è importante quando si comincia, il beneficio è immediato. Dunque, anche una persona di cinquant’anni che in vita sua non ha mai praticato alcuno sport può decidere di iniziare, l’attività deve essere blanda, continuativa e regolare, consigliabile è un’attività aerobica di 45 minuti ogni giorno.
Utilissimo, come consiglia Duranti, è il nordic walking (camminata nordica) un tipo di camminata che si avvale dell’ausilio di speciali bastoncini leggerissimi (non sono quelli che di solito si usano in montagna, sono specifici per questa disciplina) la tecnica del nordic consente l’utilizzo di tutti i muscoli del corpo senza gravare in alcun modo sulle articolazioni.
Altri sport adatti a tutti e a tutte le età sono il ciclismo e il nuoto.
Per vivere a lungo poi è necessario limitare il consumo calorico uno studio di St. Louis nel Missouri, conferma che più calorie introduciamo più vengono accelerati i processi di invecchiamento a causa della maggiore produzione di radicali liberi, la regola è tarare l’introduzione di cibo in base al consumo calorico della persona, età, attività lavorativa e sport praticati.
Ma qual è il modo giusto di alimentarsi?
Fare attenzione all’indice glicemico dei cibi e al carico glicemico. Effettuare una colazione sostanziosa, un pranzo equilibrato e una cena leggera, preferire i cibi freschi, quelli integrali e biologici, evitare i cibi in scatola e tutti quei preparati ricchi di conservanti coloranti sali e grassi saturi (esempio sono i cibi pronti solo da scaldare…)
Preferire le carni magre, i pesci ricchi di grassi omega, le verdure e la frutta fresche e variare molto i cibi presenti in tavola in modo da evitare carenze nutrizionali.
Da limitare le farine bianche , lo zucchero, i grassi animali.
E’ necessario pensare al cibo come fosse una medicina in grado di curarci e di mantenerci sani a lungo.
Il cibo non è un nemico da cui difendersi come spesso alcune diete scriteriate fanno pensare, ma il primo alleato
per una vita sana. E’ dunque importante informarsi, leggere le proprietà nutrizionali di ogni cibo per conoscere vitamine, minerali antiossidanti contenuti e cucinare ogni cibo in modo da conservare tale potere ( la cottura al vapore, la cottura a basse temperature, la cottura in liquidi che poi vengano consumati). Una cosa importante è non eliminare mai completamente nessun cibo dalla propria dieta, si può dire “lo consumerò meno di frequente” ma non “lo eliminerò per sempre”, eliminare alcuni cibi specifici o classi di alimenti può portare ad un approccio mentale non sano nei confronti del cibo, ossessioni, ipercontrollo, sensi di colpa, approccio tutto o nulla (o non lo mangio o se lo mangio mi abbuffo) nessun cibo di per sè fa ingrassare ma è da inserire nel bilancio energetico quotidiano-settimanale, valutiamo dunque consumo energetico e fabbisogno calorico, non rendiamo fobico nessun cibo (pizza, gelato, una frittura) se non devo evitarlo per forza saprò inserirlo nella dieta settimanale senza scompensi.

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